venerdì 28 dicembre 2012

Grazie Italia!

Pochi minuti fa, è apparsa questa notizia sul web:

Aumento del 3% sulla pensione a partire dal 1 gennaio 2013.

Vale a dire, che dal primo gennaio 2013 riceverò poco più di €10 al mese.

Vissuto quasi 30 anni in Italia, per esattezza 27 anni; lavorato per varie aziende ed enti italiane da quando ne avevo 19 per la maggior parte all'estero e senza essere assunta come una lavoratrice sotto i regimi italiani; versato contributi INPS per più di 23 anni, ora arrivata all'età di riposo sto lavorando ancor più di prima, poi grazie ai cari governanti, con l'aumento del 3% sulla pensione, avrò i dieci euro in più al mese tra qualche giorno..., promessa mantenuta permettendo.

domenica 2 dicembre 2012

Il sogno cinese

[LA STRADA DI RINASCITA]

Secondo quanto riportato oggi sul "Giornale del Popolo 人民日报", il nuovo Segretario Generale cinese Xi Jianping ha indicato la strada di rinascita per il popolo del grande paese chiamato CINA. Infatti lui sintetizza la situazione attuale in 3 aspetti. Primo: "Oggi tutti parlano del sogno cinese, secondo me, il vero grande sogno cinese è realizzare la rinascita del popolo cinese." Poi spiega: "Il bene di un paese, è il bene del suo popolo, ed è il bene di tutti." In fine, conclude:"Il benessere è il desiderio generale del popolo ed è l'obiettivo verso quale continuiamo a lottare..., lo sviluppo ha bisogno del popolo, è per il popolo e il suo frutto deve essere condiviso tra il popolo..., l'obiettivo di costruire una società di famiglie benestanti è quello dello stato cinese ma soprattutto è quello di ogni persona del popolo cinese. L'individuo sogna, lo stato realizza il suo sogno."

Secondo me, la differenza tra i sogni cinesi e quelli italiani sta nel fatto che i cinesi sognano lavorando, qui in Italia, la gente sogna e continua a dormire.

Povera me!



martedì 12 giugno 2012

Il mio paese e il mio popolo

Vuoi conoscere di più la Cina?

Sto leggendo questo libro, sia in inglese che in cinese, quasi contemporaneamente. Scritto da Lin Yutang 林语堂 nel 1933 originariamente in inglese con il titolo "My country and my people", fu tradotto da Piero Jahier in italiano e pubblicato nel 1945 da Bompiani. L'autore parla al mondo intero della Cina e dei cinesi dal punto di vista proprio di un cinese. Il libro con l'ultima versione integra tradotta dall'inglese in cinese è stato pubblicato dalla casa editrice Xuelin di Shanghai nell'anno 2000 con il nome di 《中国人》, sostituendo la prima traduzione curata da Huang Jiade nel 1936 di cui nome era 《吾国与吾民》.

La Cina di quell'epoca e i cinesi di quel tempo, non sono poi così diversi dalla Cina di oggi e dai cinesi di oggi, sotto un certo aspetto naturalmente.

lunedì 30 aprile 2012

Spaghettini (vermicelli) di riso saltati

Fa una certa impressione sentir dire il nome 'vermicelli - piccoli vermi' riferito a questa squisita ricetta della cucina cinese. In realtà, questo tipo di pasta a base di riso viene chiamato in cinese con i nomi di 米粉 mǐfěn o 粉干fěn gɑ̄n , a seconda della zona di provenienza della persona che parla.

Spaghettini di riso

Gli spaghetti cinese, generalmente conosciuti con il nome inglese di 'noodles', possono essere fatti di grano o di riso. Il tipo di pasta a base di riso è una pietanza consumata piuttosto largamente nell'area sud della Cina dove la produzione di riso è più abbondante, così pure a Taiwan e nei paesi sud-est asiatici. Si dice che la storia degli spaghetti di riso risale al periodo del primo secolo d.C. in cui il popolo dell'etnia Han fuggiva verso sud sotto il Fiume Azzurro per arrivare sino al Fiume delle Perle. L'abitudine del popolo del nord di mangiare pasta li indusse ad utilizzare il riso al posto del grano, così furono nati gli spaghetti di riso.

Nella cucina cinese, oltre al tipo di spaghetti di riso da forma lunga e sottile, ci sono altre paste fatte di di riso con varie forme e nomi diversi, per esempio:

河粉 héfěn - fettuccine Sha He
猪肠粉 zhūchángfěn - pappardelle
(alla forma da intestino di maiale)
银针粉 yínzhēnfěn - pasta di riso corta
(ago d'argento)
云南米线 Yúnnán mǐxiàn
(spaghetti di riso di Yunnan)
fonti: Wikimedia Commons
Molti amici italiani vogliono conoscere le ricette di come cucinare certi piatti cinesi, dato che oggi gli ingredienti per molti cibi tipici cinesi si possono trovare persino sugli scaffali nei supermercati, provo ad offrire la mia esperienza di cuoca casalinga qui. Oggi vorrei proporti proprio gli spaghettini di riso saltati con la carne di maiale.
Difficoltà: minima
Tempo: 20 minuti di preparazione, 15 minuti di cottura
Ingredienti per 4 persone:
300-400 grammi di vermicelli di riso
Fettine di lonza (preferibili quelle non troppo magro, vedi foto sotto)
1 confezione di germogli di soia freschi
1-2 gambe di cipollotti (scegli più la parte verde)
1-2 carote
olio d'oliva
olio di sesamo, salsa di soia, pepe bianco, sale

Procedimento:
Faccio bollire acqua con un cucchiaino d'olio in una pentola grande. Nel frattempo, taglio la carne (al piacimento si può sostituirla con la carne di pollo) a striscette.

Poi faccio marinare la carne con qualche goccia di olio di sesamo, un pizzico di pepe bianco, e 1-2 cucchiai di salsa di soia.



Taglio le carote a forma da fiammiferi e i cipollotti dopo averli lavati accuratamente. (Hai notato che la verdura nella cucina cinese viene tagliata sempre a forma obliquo? La prossima volta che vai al ristorante, guarda attentamente.)

Sciacquo bene i germogli di soia, lascio tutto pronto per l'uso.

Quando l'acqua bolle nella pentola, butto dentro i vermicelli di riso, li lascio cuocere nell'acqua bollente per 40 secondi o al massimo un minuto, dipende dal diametro dei vermicelli. Poi scolo tutto, rimetto i vermicelli dentro la pentola per farli riposare per 10 minuti.

Nel frattempo, in una grossa padela, verso 3 cucchiai di olio d'oliva. Comincio a far saltare le striscette di carote, non appena appaiono leggermente cotte, aggiungo la carne. Quando la carne prende il color bianco, verso dentro i germogli di soia freschi e per l'ultimo i cipollotti. Faccio girare nella padela finché gli ingredienti sono cotti. Aggiungo un goccio d'olio, e subito aggiungo anche i vermicelli tagliati con le forbici per rendere più facile la mescolatura. Aggiungo un po' di salsa di soia in quantità da far diventare la pasta un po' scura, ed ecco a voi, il mio piatto di 'spaghettini di riso saltati con la carne di maiale'.


In alternativa alla carne, si potrà adoperare i gamberetti ma senza farli marinare. Per chi vuole, si potrà anche aggiungere l'uovo sbattuto fritto e tagliato a strisce.
La mia considerazione è: il cibo cinese tiene conto anche dell'aspetto uniforme degli ingredienti. Dato che gli spaghettini sono lunghi e sottili, altri ingredienti fatti nella forma simile danno più "armonia", sempre parole dette dai cinesi....

mercoledì 14 marzo 2012

Assegnazione di nomi inglesi ai piatti cinesi

《Quattro polepettine contente四喜丸子》,《Carne di legno e barba木須肉》,《Granchio ubriaco醉蟹》sono soltanto alcune traduzioni fatte direttamente dal cinese per indicare le pietanze della cucina tipica cinese, che come tante altre fanno ridere chi conosce entrambi le lingue o lasciano sconcertato uno che di cuisine cinese è alle prime armi.
4 polpettine

Pubblicata oggi a Pechino la guida denominata "美食译苑 - Traduzione in Inglese del menu cinese" in cui sono ufficializzati 2158 nomi di pietanze cinesi, da proporre ai ristoranti in tutto il paese.

La docente dell'Università delle Lingue Straniere di Pechino Chen Lin spiega ai giornalisti che le traduzioni tengono conto di 7 regole fondamentali, con l'unico obiettivo di far capire il consumatore il piatto che sta per ordinare indica esattamente gli ingredienti principali o secondari impiegati, la modalità di cucina, la tipicità del luogo di provenienza o dell'autore originale, la traduzione fonetica ove risulta insostituibile.

Così, il galletto 童子鸡 viene tradotto in 《Spring Chicken》piuttosto di usare il nome in inglese comunamente chiamato 《Pollo senza sesso》; o 《Brasato di polpette di carne di maiale in salsa scura红烧狮子头》al posto di 《Testa di leone bruciata in salsa rossa》. Mantenendo il Pinyin del nome del piatto Mapo Toufu 麻婆豆腐 anziché tradurlo in "Toufu alla donna con il viso butterato".

Gli esperti hanno lungo discusso anche l'uso della preposizione 'in' e la congiunzione 'con'. Alla fine hanno concordato seguendo questi criteri: se il principale ingrediente è immerso nella sausa o nel brodo, il piatto sarà chiamato con 'in'; mentre la sausa o gli ingredienti secondari vengono aggiunti sopra ad esso, si adopera 'con'.

Saranno sufficienti questi sforzi per far capire ai Laowai cosa stanno per mangiare? Il tempo è galantuomo.

fonte notizie: internet in lingua cinese





红烧狮子头

Mapo Toufu




martedì 7 febbraio 2012

Le cinque virtù della giada



东汉许慎《说文解字》说:“玉,石之美者,有五德。润泽以温,仁之方也;勰理自外,可以知中,义之方也;其声舒扬,专以远闻,智之方也;不挠而折,勇之方也;锐廉而不忮,洁之方也”。

Secondo il libro Shuowen Jiezi (Spiegare i caratteri semplici e analizzare quelli composti), la giada ha 5 virtù:

1.       La virtù della carità: il colore tenero e la luce morbida che non infierisce. Chi indossa la giada subisce l’influenza della sua tenerezza e trasforma il suo portatore in persona gentile, quale qualità indispensabile per essere un uomo retto.

2.       La virtù della fedeltà: le venature della superficie del minerale grezzo della giada mostrano la coerenza, ciò che ha all’interno della pietra si vede dall’esterno, una realtà che non teme confronto

3.       La virtù della saggezza: una giada di alta qualità costituisce un tipo di strumento musicale per il suo straordinario suono. Quando la giada viene toccata produce un suono lungo e chiaro, rappresenta così la saggezza lungimirante e limpida

4.       La virtù del coraggio: la durezza della giada non permette il piegamento, si spezza e non si piega, è segno di coraggio

5.       La virtù della purezza: la buona qualità della giada è solo quella pura e senza difetto, perciò una giada bella rappresenta la purezza.

lunedì 23 gennaio 2012

Buon anno del Drago

Nel ciclo matematico dei 12 anni nel calendario cinese, ogni anno viene attributo ad un animale secondo una schema tradizionale. I dodici animali appartengono a tre categorie, quella di animale domestico, di animale selvaggio e quella del mitico. Nella società agricola millenaria i sei animali che vengono considerati i portatori di bene sono: bue, pecora, cavallo, maiale, cane e gallo. Altri cinque animali selvaggi sono: tigre, lepre, scimmia, topo e serpente, sono animali che nel bene e nel male hanno un rapporto di contatto con l’uomo. L’ultimo è quello quasi intoccabile ed è quello considerato più importante dal popolo cinese poiché rappresenta il mitico, il massimo, il cielo e di conseguenza la rappresentazione dell’imperatore, figlio del cielo: il drago. Per differenziarsi dal drago occidentale, oggi gli studiosi suggeriscono il nome ‘long’ per esplicitare il riferimento a questa invenzione di un essere sacro con un corpo lungo da serpente squamato, coda da fiamma, quattro zampe con cinque dita, due corna e dei baffi lunghi.


23 gennaio 2012 - 9 febbraio 2013